sabato 3 maggio 2014

#Grafologia per #Riconoscersi

 
 


«Ma guarda chi si rivede! Che piacere!» 

Forse vi è capitato qualcosa di simile. E forse vi è capitato, come è successo a me, di avere qualche attimo di incertezza nel ricordare chi sia quella persona così felice di rivederci.

«Ma dai! Sono Silvia…la tua compagna di scuola! »

A quel punto tutto è più chiaro. E non lo è solo perché ci sono state fornite delle informazioni anche su luoghi e tempi delle passate frequentazioni. E’ perché abbiamo potuto, questa volta con attenzione, riascoltare la voce - nella tonalità e nel timbro - osservare il modo di muoversi e di comunicare nell’insieme, e abbiamo  finalmente individuato nella persona che abbiamo di fronte quel qualcosa di comune con quella che abbiamo incontrato tanti anni fa. 

“Ma sì, certo, carissima!”

 L’abbiamo “riconosciuta.


L’Individualità dei Comportamenti

Questi stessi tratti, essenza fondamentale dell’essere così, unici e irriproducibili come le nostre impronte digitali ad esempio, sono stati e sono presenti in ogni nostra modalità espressiva, nei comportamenti quindi, in qualunque momento e luogo della nostra vita e costituiscono traccefondamentali della personale “individualità”. E non riguardano solo aspetti esteriori come quelli che hanno concorso al riconoscimento della compagna di scuola nell’incipit di questo articolo. Riguardano anche le personali attitudini e quindi quella “inclinazione naturale per una attività fisica o mentale” (cito dal dizionario Garzanti)
Le esperienze di vita ci regalano apprendimenti trasformativi, fanno scoprire e condividere valori e ci arricchiscono di nuove competenze, ma quel fattore comune non cambia. Certo, può rimanere  nascosto, se non ci sono state le condizioni per valorizzarlo, ma c’è ed è lì in attesa di essere riconosciuto e riattivato per poter dispiegare appieno la propria forza costruttiva. Sì perché se si utilizzano le modalità preferenziali per eseguire un compito si impiega meno fatica. Avete notato che seppur stanchi dopo una giornata di lavoro si scopre di avere ancora molta energia per dedicarsi alle proprie passioni?
Dunque è nei comportamenti che dobbiamo cercare. Lo sanno bene le persone che si occupano di selezione del personale. Nelle sessioni di “Assessment”, ad esempio, si propongono dei compiti e si osservano le modalità di relazione, di soluzione dei problemi e la velocità di esecuzione, per acquisire informazioni utili alla ricerca di un profilo adatto a coprire un ruolo aziendale. Più compiti di soluzione di problemi, ad esempio,  eseguiti con le stesse modalità, fanno inferire che in contesti simili il candidato potrebbe adottare le stesse procedure. Ma siamo in una situazione di “simulazione” e con obiettivi particolari. E poi ci sono persone capaci di assumere comportamenti anche molto distanti dal proprio modo di essere, pur di ottenere quel ruolo.  Il risultato è dover poi lavorare con un dispendio di energie psicofisiche di gran lunga superiore e con esiti non ottimali rispetto a ciò che sarebbe maggiormente possibile se le reali attitudini del candidato fossero in linea con quelle richieste dal profilo cercato.


La Scrittura a mano è un Comportamento

Anche la scrittura a mano è l’esito osservabile di un comportamento e come tale riproduce quel fattore comune che ci contraddistingue: ne è la prova che probabilmente siamo in grado di riconoscere a colpo d’occhio la scrittura di persone a noi vicine. Con la differenza però –rispetto ad un qualunque altro test proiettivo -che i campioni di scrittura possono essere rilasciati in vari momenti della nostra vita e continuano a dichiarare chi siamo. Il grafologo osserva i comportamenti fra le righe di più campioni di scrittura o disegni cercando proprio quel fattore comune.
Nell’atto di scrivere, gesto ormai spontaneo, vengono impegnate fisiologia e mente. Si esegue un compito finalizzato a comunicare un pensiero che si produce in corso d’opera. Si operano delle scelte e si risolvono dei problemi (di collegamento e di spazio, ad esempio) relazionandosi con il contesto (il foglio e la propria scrittura appena prodotta). Si possono ottenere preziose informazioni sulla salute, l’energia - per intensità e distribuzione-, i tempi di esecuzione, le  motivazioni, la relazione con l’altro e gli aspetti cognitivi ed emotivi.
Per farsi un’idea si può guardare qui: http://goo.gl/WrfUBP


Il discorso continua nel prossimo post


Si parlerà di…

·         Il riconoscimento come “fattore critico”
·         Dai comportamenti scrittori ai comportamenti di vita
·         Il potenziale della grafologia
·         Consigli di lettura


E voi…
·        Sareste in grado di distinguere la scrittura dei vostri familiari?

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