«Ma guarda chi si
rivede! Che piacere!»
Forse vi è capitato qualcosa di simile. E forse vi è
capitato, come è successo a me, di avere qualche attimo di incertezza nel
ricordare chi sia quella persona così felice di rivederci.
«Ma dai! Sono Silvia…la
tua compagna di scuola! »
A quel punto tutto è più chiaro. E non lo è solo perché ci
sono state fornite delle informazioni anche su luoghi e tempi delle passate
frequentazioni. E’ perché abbiamo potuto, questa volta con attenzione,
riascoltare la voce - nella tonalità e nel timbro - osservare il modo di
muoversi e di comunicare nell’insieme, e abbiamo finalmente individuato nella persona che
abbiamo di fronte quel qualcosa di comune con quella che abbiamo incontrato
tanti anni fa.
“Ma sì, certo,
carissima!”
L’abbiamo “riconosciuta”.
L’Individualità dei Comportamenti
Questi stessi tratti, essenza fondamentale dell’essere così,
unici e irriproducibili come le nostre impronte digitali ad esempio, sono stati
e sono presenti in ogni nostra modalità espressiva, nei comportamenti quindi, in
qualunque momento e luogo della nostra vita e costituiscono “tracce” fondamentali della
personale “individualità”. E non riguardano solo aspetti esteriori come quelli
che hanno concorso al riconoscimento della compagna di scuola nell’incipit di
questo articolo. Riguardano anche le personali attitudini e
quindi quella “inclinazione naturale per una attività fisica o mentale” (cito
dal dizionario Garzanti)
Le esperienze di vita ci regalano apprendimenti
trasformativi, fanno scoprire e condividere valori e ci arricchiscono di nuove
competenze, ma quel fattore comune non
cambia. Certo, può rimanere nascosto, se
non ci sono state le condizioni per valorizzarlo, ma c’è ed è lì in attesa di essere riconosciuto e riattivato per poter
dispiegare appieno la propria forza
costruttiva. Sì perché se si utilizzano le modalità preferenziali
per eseguire un compito si impiega meno fatica. Avete notato che seppur
stanchi dopo una giornata di lavoro si scopre di avere ancora molta energia per
dedicarsi alle proprie passioni?
Dunque è nei comportamenti che dobbiamo cercare. Lo sanno bene
le persone che si occupano di selezione del personale. Nelle sessioni di “Assessment”, ad esempio, si propongono
dei compiti e si osservano le modalità di relazione, di soluzione dei problemi
e la velocità di esecuzione, per acquisire informazioni utili alla ricerca di
un profilo adatto a coprire un ruolo aziendale. Più compiti di soluzione di
problemi, ad esempio, eseguiti con le
stesse modalità, fanno inferire che in contesti simili il candidato potrebbe
adottare le stesse procedure. Ma siamo in una situazione di “simulazione” e con
obiettivi particolari. E poi ci sono persone capaci
di assumere comportamenti anche molto distanti dal proprio modo di essere,
pur di ottenere quel ruolo. Il risultato
è dover poi lavorare con un dispendio di energie psicofisiche di gran lunga
superiore e con esiti non ottimali rispetto a ciò che sarebbe maggiormente
possibile se le reali attitudini del candidato fossero in linea con quelle
richieste dal profilo cercato.
La Scrittura a mano è un Comportamento
Anche la scrittura a mano è l’esito osservabile di un
comportamento e come tale riproduce quel
fattore comune che ci contraddistingue: ne è la prova che
probabilmente siamo in grado di riconoscere a colpo d’occhio la scrittura di
persone a noi vicine. Con la differenza però –rispetto ad un qualunque altro
test proiettivo -che i campioni di scrittura possono essere rilasciati in vari
momenti della nostra vita e continuano a dichiarare chi siamo. Il grafologo osserva i comportamenti fra le righe
di più campioni di scrittura o disegni cercando proprio quel fattore comune.
Nell’atto di scrivere, gesto ormai spontaneo, vengono
impegnate fisiologia e mente. Si esegue un compito finalizzato a comunicare un
pensiero che si produce in corso d’opera. Si operano
delle scelte e si risolvono dei problemi (di collegamento e di
spazio, ad esempio) relazionandosi con il contesto (il foglio e la propria
scrittura appena prodotta). Si possono ottenere preziose
informazioni sulla salute, l’energia - per intensità e
distribuzione-, i tempi di esecuzione, le
motivazioni, la relazione con l’altro e gli aspetti cognitivi ed emotivi.
Per farsi un’idea si può guardare qui: http://goo.gl/WrfUBP
Il discorso continua nel prossimo post
Si
parlerà di…
·
Il
riconoscimento come “fattore critico”
·
Dai
comportamenti scrittori ai comportamenti di vita
·
Il
potenziale della grafologia
·
Consigli di lettura
E
voi…
·
Sareste in grado
di distinguere la scrittura dei vostri familiari?
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