Ricordate il gioco dei proverbi?
Ma sì, uno
dei nostri "Giochi" da Social Network: quelli che potete proporre alla vostra rete per
giocare insieme, certo, ma anche per conoscersi e “riconoscersi” mettendo in
comune qualcosa della ricchezza costituita dalle esperienze personali.
Il gioco dei proverbi è stato proposto su più social network:
Facebook, Linkedin e Google+.
Alcune considerazioni preliminari
La partecipazione è certamente collegata agli
interessi più o meno condivisi con le persone che compongono la propria
rete e al rapporto che il proponente
del gioco è riuscito a stabilire con i “follower”.
Ma anche alle caratteristiche specifiche
del Social Network scelto. Il carattere professionale di Linkedin, ad
esempio, fa sì che le reti di collegamenti siano selezionate ed orientate a
questo scopo. Tuttavia, è possibile qualche riflessione, che lascio a voi, considerando gli esiti di questa esperienza.
I contributi sono riportati così come
“regalati” dai
partecipanti.
Insieme al proverbio si restituiva anche il contesto o la persona dalla quale lo si era appreso:
spesso i nonni, generalmente
riconosciuti come autorevoli maestri di vita; genitori, ma anche insegnanti di
scuola. Comunque figure con un ruolo “formativo”.
Le interpretazioni fornite erano anche abbastanza
diverse da quelle che conoscevo per i proverbi noti (vedi: tanto tuonò che
piovve). E questo per dire che, pur nei linguaggi condivisi, i proverbi vengono
tramandati con significati diversi.
E la community è anche occasione per lo scambio di tali significati.
Alcuni hanno
anche accolto l’invito a portare nel gruppo il proverbio in lingua originale (il dialetto). Questo, certamente
familiare ai conterranei, ha offerto a tutti la possibilità di apprezzare lo
stretto legame con la terra di origine e di utilizzo del detto.
I commenti e le preferenze per uno o l’altro proverbio espresse
attraverso il “mi piace” hanno reso ancor più stimolante la partecipazione.
Buona lettura!
La richiesta è partita così...
“Dalle Alpi alle piramidi…”
E’ proprio così, in una “comunità” come questa ci sono rappresentanti di gran parte del territorio. Mi affascina vedere qui le espressioni delle molteplici culture attraverso la condivisione di eventi o ricette legati alle tradizioni locali, o la pubblicazione di foto che ritraggono le bellezze straordinarie del nostro Paese. Vi chiederei allora di sperimentare insieme il potere comunicativo di …….. regalandoci un proverbio (ma vanno bene anche le “massime”, i “detti”, le “storielle”). Può essere il proverbio che avete sentito pronunciare alla vostra nonna in un momento particolare, oppure quello che vi sembra ancora valido. Lo potete scrivere anche in lingua originale (i dialetti sono graditi) senza preoccuparvi della correttezza grammaticale. Non è un esercizio di “stile” ma solo un modo per sentirci vicini ;-)
E’ proprio così, in una “comunità” come questa ci sono rappresentanti di gran parte del territorio. Mi affascina vedere qui le espressioni delle molteplici culture attraverso la condivisione di eventi o ricette legati alle tradizioni locali, o la pubblicazione di foto che ritraggono le bellezze straordinarie del nostro Paese. Vi chiederei allora di sperimentare insieme il potere comunicativo di …….. regalandoci un proverbio (ma vanno bene anche le “massime”, i “detti”, le “storielle”). Può essere il proverbio che avete sentito pronunciare alla vostra nonna in un momento particolare, oppure quello che vi sembra ancora valido. Lo potete scrivere anche in lingua originale (i dialetti sono graditi) senza preoccuparvi della correttezza grammaticale. Non è un esercizio di “stile” ma solo un modo per sentirci vicini ;-)
Questi i contributi dei partecipanti (Facebook)
1“Tanto
tuonò che piovve”
Riferito a
cosa agognata o fatto sperato che trova la sua realizzazione (Atrebor)
2“iho-iho,
l’asino mio”
Ad indicare
l’eccesso di ego di parenti e amici (Katia)
3“Carta
canta, villan dorme”
Fiducia
nella scrittura (Patrizia)
4“Finché
vivi splendi”
5“Non è
forte chi non cade mai”
6“ Un
nano che sta sulle spalle del gigante vede più lontano dello stesso gigante
Quest’ultimo
anche in un dialetto siciliano
“U nanittu ci stavi supra i spalli
di un giganti vidi chiù lunteo du stisso giganti!!” tutti
di (Carmelo)
7“Non
fidarti dei ricchi caduti in miseria e dei poveri che si sono arricchiti”
Anche in un
dialetto pugliese
”Nde fedanne de ricche scadute e de
pezzende remenute”
Ad indicare
che chi muta radicalmente e in poco tempo le condizioni è costretto a vivere in
un ambiente che non è il suo naturale e si comporta in modo da indisporre la
gente (Teresa)
8“A caval
donato non si guarda in bocca”
9“Mai
vendere la pelle dell’orso prima di averlo catturato” (Patrizia)
10“Non
dire buongiorno se non è ancora giorno” Proposto anche in un dialetto pugliese
”Nne
decenne bbongiorne se nn è fatte jurne”
Non
anticipare niente: porta male! (Teresa)
11“Se la
parola è un suono, l’esempio è un tuono” chi lo ha “regalato” qui lo ha ascoltato da una suora insegnante
di scuola materna (Giuseppe)
12“Dio ha
lasciato detto: agisci sempre alla luce del sole!”
Anche in
dialetto siciliano: Modica, RG
“Diu
lassa e dissi: nun fari cosa can un si sapissi” (Laura)
13“Pecora
disgraziata che non riesce a trovare il sistema di filare la lana che ella
produce”
“Mera a
chella pecora can un se sape filà a lana sola”.
La
situazione è disgraziata di chi è costretto ad affidarsi agli altri per
raggiungere il premio dei suoi sacrifici. Quando egli stesso dovrebbe
industriarsi per farlo. Gli altri aggiungeranno un guadagno enorme senza sforzo
sfruttando il povero incapace, inetto o ingenuo che sia… (Andrea)
14“Maggio,
vestiti come ti pare ma non toglierti l’agio (la maglia intima)
“Mesc,
vist t accam t piesc ma na t schmmov do uesc”(in un dialetto pugliese).
Perché
potrebbe tornare il freddo (Nicola)
15“Chi
nasce quadro non muore tondo” (Ornella)
16“Prima
di parlare mastica le parole”
“Prima di
parlari mastica li paroli” (in un dialetto siciliano)
Rifletti
bene sulle parole che stai dicendo (Silvana)
17“Durerà
da Natale a Santo Stefano”
Dicasi di
cosa destinata a finire presto (Atrebor)
18“E’
peggio il rattoppo che il buco”
“L’è peso
el tacön del buso”(dialetto
veronese)
A volte il
rimedio si rivela peggiore del problema stesso (Alessandra)
19“Ride
bene chi ride ultimo”
20“Meglio
insegnare a pescare che dare un pesce in elemosina” (Patrizia)
21 Disse
lo scoiattolo alla noce: Dammi tempo che ti buco.
“Dammi
tempu ca ti spirtusu” (un dialetto siciliano)
Nella vita
bisogna avere pazienza e prima o poi gli obiettivi si raggiungono (Salvo)
21“Le tre
scimmie : non vedo, non sento, non parlo”
“The tree monkey’s, Don’t see, Don’t heart, Don’t talk” (inglese) (Nino)
22“A
lavar la testa all’asino si perde acqua, asciugamano e sapone” (Celestina)
“A lava’ la cap o’ ciucc s’ perd
iaqq e sapon” (dialetto
barese)
23“Pulecenella o vedono sulo quanno
va in Carrozza” (dialetto
campano)
La gente è
capace di provare solo invidia quando qualcuno riesce a raggiungere un
risultato e si prende le sue grandi o piccole ma legittime soddisfazioni.. ma
dimentica quando lo si vede affaticato, distrutto, o intento a lavori umili e
pesanti.. Come quelli che fa Pulcinella tutto il giorno per arrivare a spendere
i pochi guadagni con il noleggio di una carrozzella... (Andrea)
24“Ogni
fegato di mosca è sostanza”
“Ogni
figutu i muscu è sustanza” (dialetto calabrese)
Anche alle
cose che appaiono non contare occorre dare la loro importanza, oppure metti da
parte un po’ alla volta per racimolare (Alessandro)
25“Chi
non capisce la propria scrittura è una bestia di natura”
Chi
ngapissce la suwa scritture je na bbestia di nature”(dialetto pugliese) (Teresa)
26"Chi
di gallina nasce in terra ruspa e anche se diventa papa lo dimostra"
27"Quando
l'hai indovinata l'hai sempre sbagliata e quando l'hai sbagliata non la ripezzi
più "
Riferito
alla scelta di un uomo…
28"Sorelle
come fiele non si vollero mai male, cognate cone miele non si vollero mai
bene" tutti
di (Tiziana)
29 "Spacc'a'
m.. c'o' filo e lana e o' vvenne pe ricotta romana" (dialetto campano)
Qualcuno riesce a vendere e a spacciare per
merce prelibata anche le sue lordure, con l'apparenza di gesti misurati e
calcolati...(Andrea)
30“La
donna non dice mai il vero e se lo dice non lo dice mai intero”
31“Sulla
fedeltà del cane puoi contarci fino alla morte, sulla fedeltà della donna fino
alla prima occasione” (Carmelo)
32"Soffiare
e succhiare non si può”
"Sciûsciâ
e sciorbî no se pêu" "(dialetto genovese)
Significa che se c'è da scegliere fra due
cose, e puoi farne solo una, non puoi pensare di farle entrambe (Marta)
33"Cu
nu navi chi ffà pintia gatti" (dialetto siciliano) (Elvira)
34“Anche
un viaggio di diecimila chilometri inizia con un
passo” (Alberto)
35“Se hai
qualche cosa di urgente assegnala ad una persona molto occupata-“
Fiducia
nelle persone molto attive che non lasciano a metà (Patrizia)
Nel gruppo “Talenti Adulti” (Linkedin)
36“La
colpa morì fanciulla”
Colpe e
responsabilità non se le prende nessuno…sono sempre di qualcun altro …Detto
dalla nonna.(Renza)
37“La
gatta frettolosa fece i gattini ciechi”
…per
incitarmi a programmare meglio il mio tempo ed evitare di ridurmi sempre
“all’ultimo minuto”. Detto dalla mamma. (Elena)
38“Se mia
nonna avesse avuto le ruote sarebbe stata una carola”
Vecchio
proverbio bolognese (Annamaria)
39“Articolo 5°: chi c'ha in mano ha vinto!”
Si riferiva al fatto che in una disputa/lite, in genere vince chi ha in
mano i soldi. Un modo di dire del bis-nonno... (Roberto)
40“Fai del bene e scordati, fai del male e pentiti” (Michele)
Sugli "Aggiornamenti" (Linkedin)
41"Quando vedi il fuoco nella casa altrui, corri con
il secchio a casa tua!
"Quannu viri
u' fuocu inta a casa r l'ati, curri cu u sicchiu a casa toa!"
Proverbio cilentano, ripetuto tuttora dalla mia adorata
trisavola..... (Rosa)
Straordinari, vero? E straordinarie anche le persone che si
sono “messe in gioco” con me per regalare una gemma preziosa del proprio
scrigno di esperienze. Spero di aver riportato fedelmente quanto abbiamo
vissuto insieme.
Grazie!
Volete
aggiungere dei proverbi? Fate pure!
Avete
partecipato al gioco? Raccontateci l’esperienza dal vostro punto di vista.