...dritto rovescio, rovescio e dritto…
per le magliaie questa è la sequenza dei punti. La loro
sapiente alternanza permette la definizione di meravigliosi intrecci. Ma per il famigerato rovescio che è anche il
lato oscuro del dritto, ci sono poi giustificati motivi per essere stato sempre
così considerato? Se per “dritto” si
intende ciò che va come ci si aspetta che vada, seguendo le regole esplicite e
implicite della consuetudine - e dunque qualcosa che certamente non è storto -
ma anche, una persona scaltra che sembra
saperne più delle altre, be’, allora sarà perfetto ma piuttosto antipatico. Ci
troviamo forse in una casa tirata a lucido (salvo poi aprire i cassetti) con
una padrona di casa perfettamente pettinata che guarda con orrore quel capello appena
caduto sulla spalla del suo ospite; oppure in compagnia di una persona con dei
modi impeccabili che però potrebbero nascondere chissà quali secondi fini.
Se però esploriamo i
significati dei “rovesci”, ci accorgiamo che indicano dei catastrofici
acquazzoni o i lati nascosti dei golf
infilati di fretta che lasciano intravedere le cuciture. Pensiamo forse all’insieme
di nodi nei rovesci dei tappeti. Ma, come avviene per le foglie che vi ho
proposto nell’immagine di questo post, mostrano anche la struttura e gli
apparati funzionali. E poi ci sono i
rovesci delle medaglie ad indicare il lato negativo e sempre nascosto di ogni
situazione. Ci sono i lati A e quelli B (dei dischi naturalmente) nei quali a
volte questi ultimi hanno riscosso maggior successo. E per ogni foglio c’è il
suo rovescio: lo sanno bene i grafologi che ne sfiorano la superficie per
percepire il rilievo che l’energia imprime allo scritto (provate anche voi).
Ma quanto sono utili e interessanti questi rovesci?
Se li si
osserva con attenzione possono svelare sorprendenti segreti. Nel mio lavoro
svolto per favorire la scoperta del TALENTOnelTratto™ (a breve sarà
pubblicato il libro di metodo Il Talento nel Tratto) il rovescio del foglio è prezioso per annotare i punti di difficoltà
incontrati nel corso della ricerca: difficoltà esistenziali e di lavoro. Perché
è proprio nel loro riconoscimento e nel dialogo costruttivo con i punti di
forza il segreto del successo. Eppure non ci sarebbe un “dritto” se non ci fosse un
“rovescio”.
I rovesci mostrano le cose come sono e non come vorremmo farle apparire
Vi propongo allora un fine settimana all’insegna dei “rovesci”.
Si, consiglio di cercare il rovescio di tutto ciò che incontrate: quello delle
monetine e dei quadri, ma anche dei fili d’erba e dei fiori. Oppure di ricordare tutti i rovesci di "successo" che avete incontrato nel corso della vostra vita. Scoprirete un universo affascinante. E non dimenticate di condividere qui le vostre scoperte.
Grazie
Felice fine settimana!
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