martedì 22 settembre 2015

I Ricordi nelle Cose



Una domenica di pioggia...

è ideale per rimettere ordine nei cassetti. E proprio in fondo in fondo, ecco una pochette. Mostra ancora tutto il suo splendore. La apro e ne viene fuori una monetina ormai non più in uso. Quell’ oggetto trovato per caso ha avuto il potere di portarmi indietro nel tempo e farmi rivivere situazioni ed emozioni.  Ho rivisto persone nella fisionomia di allora e ho percepito anche le parole pronunciate con voci che ho riconosciuto.


Gli oggetti hanno la capacità di attivare ricordi

e rivelarci molto di quello che eravamo prima di diventare ciò che siamo. E la possibilità di allontanarsi dal presente per esplorare dalla distanza dell’esperienza trascorsa le origini del nostro modo di essere consente di ritornare al presente con nuove consapevolezze.

Gli oggetti (ma anche i cassetti ;-) faranno parte del viaggio alla scoperta dei personali talenti nel libro di metodo


C’è però anche un'altra funzione

che potrebbe assumere  un oggetto. Se non lo conosciamo nel senso che non abbiamo alcuna storia costruita insieme a quello in particolare, può stimolare la nostra fantasia e rivelarci comunque di noi proprio per ciò che costruiamo nell’immaginare la sua storia. 

Volete giocare?



A chi è appartenuta questa pochette? Che vita ha avuto? Quali sono le circostanze che l’hanno fatta dormire in quel cassetto per tanti anni? E la monetina?


Poi vi rivelerò la sua vera storia, ma adesso il bello del gioco è la possibilità di liberare la fantasia.

Grazie

lunedì 7 settembre 2015

Scoprire i Talenti: "istruzioni per l'uso"




Vuoi scoprire i tuoi Talenti?



"Hai già tutto quello che ti serve: comportamenti di scrittura e di vita"

Ecco gli strumenti:
  • 6 pennarelli nei colori del titolo di copertina
  • La tua penna preferita
  • Dei fogli senza righe né quadretti
  • Il libro di metodo Il Talento nel tratto
  • Il piacere della scoperta

Il bagaglio è pronto per partire alla scoperta di sé

Esplora, scopri e raccontaci la tua esperienza!



Grazie

martedì 1 settembre 2015

Cosa farai da Grande?



"Ciao, come ti chiami?"

 

"Quanti anni hai?" E poi arrivava l’imbarazzante domanda: "Cosa vuoi fare da grande?"
Ricordo perfettamente lo smarrimento di fronte a quella prima volta.  Non ci avevo mai pensato. Che fretta c’era! E allora guardavo i “grandi” e quello che facevano. C’era la maestra, certo, quella che sapeva tante cose ma che spesso gridava e infliggeva castighi. Era una suora. No, meglio di no. C’era il dottore, quello capace di curare le malattie e restituire il buon umore. Tutto il giorno a contatto con i malati. E se poi non guarivano? Sarei morta anch’io di dolore. C’era la cartolaia, imprigionata nel suo negozio, e il venditore di frutta al mercato. Così, ogni volta che accompagnavo la mamma per le sue commissioni, osservavo le facce di chi mi sembrava svolgesse un lavoro. 

No, non sapevo proprio ciò che avrei potuto fare da grande
Nelle scelte dei corsi di studio mi sono affidata quindi ai consigli di chi valutava quasi esclusivamente la possibilità, condivisibile, di sbocchi lavorati. Oppure, quando è arrivato il momento di lavorare, ho percepito la necessità di accettare al più presto quello che era accessibile. 

Devo dire che le idee chiare le ho avute molto tardi
Sì, perché gli impegni quotidiani assorbono gran parte delle energie ma danno il vantaggio di poter osservare tante persone all’opera e soprattutto se stessi nell’eseguire dei compiti. Offrono inoltre la possibilità di riconoscere la soddisfazione nel dedicarsi alle attività con le quali si occupa il tempo libero.
Quando ho individuato ciò che veramente mi interessa, però, mi sono diretta verso l’obiettivo con decisione e non ho sentito quasi l’impegno della realizzazione. Anzi, ogni difficoltà era una sfida e una opportunità di crescita personale perchè sentivo di avere le risorse per affrontarla con probabilità di successo (qui ti racconto di me).

Non è mai troppo tardi 
per intraprendere un percorso di realizzazione se è veramente sentito e se si è consapevoli dei personali talenti e delle proprie difficoltà. Si può quindi tornare in formazione - seguire un corso qualunque purché davvero interessante, avviare un percorso universitario o completarne uno inziato molto tempo prima - anche in età avanzata (qui potrai trovare dei consigli)
Ti ho raccontato la mia esperienza...

  e tu lo sai cosa farai domani?


Ti senti realizzato?

Raccontaci di te...

Grazie