“Nel mezzo del cammin di nostra vita
Mi ritrovai per una selva oscura,
Ché la diritta via era smarrita.”
C’era un libro importante, per dimensioni e peso, nella libreria di famiglia. La copertina era foderata da una stoffa di un marrone cupo. Era un volume della Divina Commedia illustrata da Gustavo Dorè. La storia veniva introdotta da un’immagine di Dante Alighieri e l’autore era ritratto di profilo, serio, con lo sguardo verso l’alto e gli angoli della bocca in giù. Adesso direi con una espressione “grave”. L’incipit letto da mio padre con tono solenne preparava al peggio.
E ci voleva del coraggio per aprire quel libro che allora potevo comprendere solo guardando le illustrazioni. Ogni pagina una scoperta e una forte emozione. Creature mostruose e persone trascinate dal vento o divorate dal fuoco, e comunque in situazioni a dir poco terribili. Possibile che da una tranquilla passeggiata in un bosco, come facevamo anche noi a volte di domenica, si potesse arrivare a tanto!
Di fronte a un bivio
Eppure a quella foresta che bisogna attraversare perché la via nota è smarrita, e che richiede decisioni anche coraggiose, ci sono tornata con il pensiero ancora tante volte nel corso della vita. Succede eccome! Quante volte si è costretti a scegliere una strada sconosciuta da intraprendere perché non si può tornare indietro? Ma ci sono anche momenti nei quali si desidera cercare qualcosa di nuovo perché quello che si ha non soddisfa, oppure annoia. E allora si deve lasciare il certo per l’incerto e affrontare nuove alternative e percorrere nuove strade.
Attrattivo o repulsivo?
Non si sa esattamente dove quelle strade porteranno. Forse una condurrà nella selva oscura citata da Dante. E di fronte ad una scelta ognuno di noi risponde secondo ciò che più è. Ci sono persone intraprendenti che tendono a sfidarsi cercando condizioni nuove per provare le proprie capacità: è questo il caso degli appassionati di viaggi avventurosi; altre affrontano con curiosità inconsapevole le novità. Ma ci sono anche persone che vogliono avere tutto sotto controllo e nelle proprie possibilità prima di partire. Piuttosto non partono. E se sono proprio costrette procederanno con cautela, sensibili ad ogni segnale e pronte alla fuga.
“Il processo decisionale è un po’ scienza e un po’ arte”
...anche nelle grandi aziende, dove intraprendere la strada giusta può fare la differenza. E quando non si dispone di tutte le informazioni necessarie, oppure (vale a maggior ragione nel caso di una decisione individuale e privata) non si è convinti da quello che si conosce, ci si basa sull’intuizione o sulle sensazioni “a pelle”: personali intuizioni che vengono ispirate dalla conoscenza tacita costruita con l’esperienza personale (tratto da R. Kreitner, A. Kinici, 2004, Comportamento organizzativo, Apogeo, pag.349).
Scegliere ci rivela molto di noi
Quando ci accingiamo ad affrontare qualcosa di nuovo, però, ci mettiamo alla prova, impariamo molto su di noi, gli altri e il mondo. E alla fine ne usciamo comunque rafforzati ed arricchiti.
Temi di fare la scelta sbagliata?
Oppure entrambe le alternative non ti piacciono? Certo che potrebbe accadere! Ma se non ci provi non lo sai. E poi, quali sarebbero i danni se non riuscissi? C'è sempre una nuova possibilità. Alla fine avrai elementi sui quali ragionare per migliorare la tua strategia di scelta. E forse anche per fare in modo che la prossima volta le alternative siano più "interessanti".
Allora ti propongo una “piccola esercitazione”
Come scegliere in 5 passi
Immagina una decisione da prendere scegliendo fra due possibilità.
1 - Pianta un albero
Prendi un foglio e vicino al margine inferiore traccia una riga orizzontale: sarà il segno della terra. Poi traccia al centro una riga verticale: sarà il tronco che poggia sulla terra e che ne trae nutrimento. E poi, la parte superiore del tronco biforcala in due rami: uno a sinistra e uno a destra. Ogni ramo corrisponderà a una opzione di scelta e sopra ci puoi scrivere a cosa si riferisce.
2 - Cosa ne sai?
Adesso domandati cosa sai di ciascuna opzione e sotto al ramo corrispondente, come frutti carnosi o palline natalizie (dato il periodo), inserisci una parola chiave che sintetizzi l’informazione e i suoi possibili sviluppi, se scegli quella possibilità. Fatto? Ah già, in questa fase potresti renderti conto di conoscere poco dell'argomento e allora cerca, come farebbe un cercatore d'oro nei fiumi, le tue pepite/informazioni più preziose. Dove? Se proprio non vuoi muoverti, c'è la rete che può facilitarti il compito. Ma datti un tempo ben definito perché potresti incagliarti qui, fra le sue maglie.
3 - Le 3 scelte
Rileggi tutto, fai tre respiri e decidi, “a pelle”, cosa sceglieresti fra le due opzioni. Gira il foglio, in alto metti la data, l’ora e la tua scelta. Piega il foglio e conservalo in un cassetto (il cassetto è protagonista nel metodo di sviluppo personale TALENTOnelTratto®). Il giorno dopo, meglio se in un orario diverso, apri il cassetto, rileggi quello che hai scritto fra le informazioni note appese all’albero – forse nel frattempo ne hai scovate altre e potresti aggiungerle –, fai tre respiri profondi e decidi, “a pelle”, cosa sceglieresti fra le opzioni. Anche questa volta girerai il foglio e aggiungerai la data, l’ora e la tua scelta. Dovrai ancora farlo una terza volta, il giorno successivo.
4 - Adesso puoi decidere
Alla fine potrai prendere la decisione definitiva in base all’opzione che su tre ha avuto la maggioranza. Facile, no?
5 - Guarda avanti
Una volta risolto il dilemma puoi guardare avanti e partecipare attivamente alla riuscita della tua scelta.
Metticela tutta però! E non dimenticare di raccontarci la tua esperienza
Grazie
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