La Grafia in una
pagina di Diario
Ti propongo ora una interruzione temporanea del lavoro
sul racconto di viaggio per offrirti alcune indicazioni generali su come interpretare i messaggi di una scrittura,
in questo caso la tua scrittura, quella della pagina di diario che hai scelto
per questa esercitazione.
Il ricordo, la descrizione di luoghi ed eventi e il
racconto delle emozioni da non lasciare all'oblio: sfogliare un diario è come aprire uno scrigno. Ma la sua ricchezza non è solo negli eventi che narra. C'è molto
anche nella scrittura che lo riempie. Certo, il filo grafico non
è così esplicito come il significato delle parole che trasporta, ma
conoscendo le indicazioni fondamentali della grafologia potrai iniziare a
percepirne i messaggi.
In un percorso di ricerca dei personali talenti
partendo dall'osservazione dei comportamenti non poteva certo mancare il comportamento scrittorio. Il metodo
grafologico che prevede approfondite e dettagliate analisi è stato qui adattato ed estremamente semplificato
per consentirne l'accesso anche a coloro che non siano grafologi.
Ormai illustri studiosi di ieri e di
oggi hanno raccontato molto su questa disciplina che tanto affascina e che
sfugge a qualsiasi tentativo di dimostrazione scientifica. Eppure, come per altre autorevoli scienze umane può
favorire la conoscenza di sé e quindi una migliore consapevolezza e la ricerca di una vita più soddisfacente.
Comportamento talmente consueto da
diventare spontaneo e dunque carico di aspetti più vicini all'individualità, la grafia è ricca di riferimenti ai simboli
ancestrali interiorizzati dall’umanità.
Quando si scrive ci si colloca in un
punto del foglio e poi pensando a ciò che si vuole comunicare si applica un
metodo appreso a scuola. Il gesto va, progredisce e torna a sé per chiudere le
lettere. Lo fa con procedure uniche per
ognuno, tant’è che non esistono due scritture uguali. E ciascuno lo fa in
base alle condizioni personali, cognitive ed emotive, in cui si trova.
La grafologia, di qualunque metodo,
ha organizzato un sistema di punti di osservazione della scrittura come esito
di un comportamento che nell’insieme e quindi non analizzati singolarmente,
sono indicativi di caratteristiche
psichiche e modalità comportamentali dello scrivente.
LE DIREZIONI
SIMBOLICHE
A Max Pulver (La
simbologia della scrittura, 1931) va il merito di aver sintetizzato
incrociando due assi il rapporto fra le direzioni della scrittura e i simboli
di vita. Così il foglio diventa
rappresentazione dell’ambiente nel quale ci si colloca e la scrittura è
esecuzione di un compito in relazione con il contesto. Le direzioni verso le
quali tende il gesto scrittorio indicano:
· In alto (verso il cielo) à il mondo dello spirito, degli
ideali e le aspirazioni
· In basso (verso le
profondità della terra)à la terra, le radici, l’istinto,
la sessualità e l’inconscio
·
Sulla riga (appoggio sulla terra)à il Sé e la coscienza
· A sinistra (il punto da cui si parte)à il rapporto con il passato e l’introversione
· A destra (il punto verso il quale si va) à il rapporto con il futuro e l’estroversione
A volte una zona è più valorizzata di un'altra e
allora è possibile che l’interesse di chi scrive vada prevalentemente verso ciò
che quella direzione indica dal punto di vista simbolico.
Un professionista della grafologia ha competenze
costituite da conoscenze tecniche ed esperienze consolidate nel tempo e dunque
la visione molto superficiale e parziale che ti propongo in queste righe non
può produrre un “ritratto” grafologico. Può però dare un’idea e far cogliere i
messaggi più forti di una scrittura.
LE CARATTERISTICHE DELLA
SCRITTURA
·
8 generi fondamentali
Ti svelo adesso un altro modo di osservare la tua
pagina di diario. Ecco gli 8 generi attualmente
utilizzati come fuochi di analisi di una grafia. Originariamente sette per
l’autore del metodo grafologico francese Jules Crépieux-Jamin (ABC della grafologia, 1930), rispondevano
alla necessità di identificare le caratteristiche della scrittura con quelle
dei movimenti in generale.
1.
Impostazione à come nell’insieme è organizzata la tua pagina
(ordinata ecc.)
2.
Dimensione à la grandezza nelle singole parti e in una parte
specifica (simbologia dello spazio)
3.
Direzione à dove va? Come ci va?
4.
Inclinazione à tiene la verticale o si inclina a destra e sinistra?
5.
Continuità à ci sono buchi fra una parola e
l’altra o dentro le parole?
6.
Pressione à ci sono scritture che sfiorano il
foglio e altre che lo incidono
7.
Velocità à potresti contare le lettere che
scrivi in un minuto, ma le scritture veloci si fanno riconoscere
8.
Forma à lettere ben costruite, essenziali o
piene di svolazzi?
Come vedi sono etichettati con termini facilmente
comprensibili, così come le specie che raggruppano. Aggiungo quanto di esse
dice l’autore: “Le specie sono le qualità
particolari di ogni genere. Per esempio: il genere velocità (il numero 7
nell’elenco qui sopra) comprende le scritture: accelerata, lanciata, lenta,
posata, precipitosa, rallentata, rapida, risoluta, ecc.” (p. 23). E nel
loro insieme all’interno degli 8 generi, C-Jamin ne aveva specificate ben 175.
Questo è solo per dare un’idea di parte del lavoro di
un grafologo. Per il momento mi fermo qui, ma non rinuncio a proporti una…
Piccola esercitazione
Apri i cassetti di casa o i faldoni dei documenti e
cerca di procurarti quante più pagine manoscritte (non da te) puoi. Potresti
anche incontrare delle lettere di persone che non ci sono più, oppure delle
cartoline che potrebbero uscire da quella scatola polverosa in cantina per
vivere un nuovo “momento di gloria”.
Se hai dei campioni scritti dalla stessa persona, mettili insieme. Poi raggruppa più scritture
eseguite da persone diverse. Questo
materiale ti servirà per le 3 esercitazioni che corredano ognuno di questi post
grafologici.
Il primo esercizio consiste nel guardare in sequenza
le scritture della stessa persona cercando di capire cosa ti sembra che abbiano
di simile fra di loro e di particolare che te le farebbe distinguere da altre
scritture. Poi puoi osservarle cercando di ricordare ciò che sai della persona
che le ha prodotte.
A cosa serve?
·
Avviare un contatto personale e “ravvicinato” con le grafie
·
Cogliere i tratti fondamentali delle loro “fisionomie” come avviene per un
volto
·
Intuire il collegamento stretto fra il comportamento scrittorio e ciò che
sappiamo di chi lo ha prodotto
Se vuoi puoi raccontare qui la tua esperienza
Grazie
I 2 post successivi a contenuto grafologico riguarderanno ancora l’analisi della
grafia. Questa volta ti forniranno indicazioni per applicare il metodo
grafologico all’osservazione spontanea di una scrittura come farebbe chiunque sia
privo di competenze specifiche. Potrai così applicarle prima a gruppi di altre
grafie e poi alla pagina del tuo diario.
La prossima uscita sarà nel mese di novembre e ti riporterà all'analisi autobiografica del tuo viaggio.
Se ti fa piacere seguire le nuove pubblicazioni puoi consultare talentoneltratto.com
I contenuti di questi post saranno parte di un nuovo libro sul metodo
La prossima uscita sarà nel mese di novembre e ti riporterà all'analisi autobiografica del tuo viaggio.
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